La prima edizione del livinMantra è giunta al termine. Abbiamo il vincitore della competizione più importante, quella più ambita e prestigiosa: il livinCampionato. Gabriele Di Pietro, con 2763,5 punti, è il Campione! La squadra “Leluccio United” ha fatto una cavalcata perfetta, costante per tutta la stagione, fino ad avere la meglio sui due antagonisti a un foto finish che ha del memorabile. Ecco le sue prime parole da vincitore.
– Gabriele, parlaci della tua esperienza in questo livinMantra. Era la prima volta con questa modalità?
“Sì, anche per me, come per molti altri, era la prima volta con questa modalità. Ero scettico sia per la riuscita del fantacalcio in sè, che sulle mie capacità. Avevo già precedentemente fatto un’esperienza in una lega che comprendeva molti partecipanti ed anche in quel caso al mio primo tentativo ne sono uscito vincitore. Ero quindi molto stimolato dalla possibilità di confermare quanto bene fatto prima soprattutto con una modalità diversa. Fortunatamente, utilizzando le mie conoscenze fantacalcistiche sono riuscito a ottenere questo risultato non senza difficoltà.”
– Sei dunque un esperto di leghe “uno contro tutti”, tuttavia nelle due competizioni sei uscito quasi subito all’inizio della fase ad eliminazione diretta, riesci a spiegarci il motivo?
“Difficile trovare un vero e proprio motivo. Ovviamente gioco e partecipo per vincere tutto. Negli scontri diretti sono stato sfortunato a trovare sempre avversari che solo in quelle giornate hanno totalizzato un punteggio superiore al mio. La fortuna è una componente essenziale in queste tipo di competizioni, a differenza del livinCampionato dove credo che alla fine vinca sempre il migliore.”
– Quali sono state le tue strategie di mercato che ti hanno fatto vincere il livinMantra?
“Mirante e Traorè sono stati decisivi: il primo l’avevo preso perchè inizialmente, sbagliando, avevo puntato su Olsen, il secondo l’ho preso perchè costava poco, un solo credito, ed era un titolare per Andreazzoli. Poi sul finire della stagione i due sono stati sempre titolari e hanno sfornato prestazioni esaltanti; io ho creduto in loro anche quando avevano partite proibitive (Mirante contro la Juve, Traorè contro la Samp fuori casa) e sono stato ripagato alla grande. Izzo, invece, è stata una vera e propria scommessa vinta. Ho studiato la media voto del difensore del Torino e l’ho preferito ad Acerbi. È stato il mio giocatore chiave, che mi ha portato punti in più, e che mi ha permesso di passare al 4312 eliminando la figura del mediano.”
– In conclusione dicci come hai vissuto l’ultima giornata e se proverai a confermare le tue abilità il prossimo anno.
“L’ultima giornata l’ho vissuta accanto al secondo classificato, Alessandro Pollara, nella mia Agenzia Snai dove lavoro. La mia ultima formazione è stata molto difensivista per evitare di farmi recuperare punti dai miei avversari. Ho, però, così lasciato in panchina i bonus di Immobile e Traorè che mi avrebbero probabilmente fatto trascorrere una serata più tranquilla. Forse avrei anche vinto il premio settimanale come miglior punteggio. Fortunatamente i miei avversari non sono riusciti ad approfittarne e, al momento del gol di Nainggolan nei minuti finali della stagione, la mia vittoria era ormai certa. Alla fine abbiamo festeggiato comunque tutti insieme perchè é stato tutto molto divertente e sicuramente il prossimo anno dovrò difendere il titolo con le unghie e con i denti.”